Il Natale si avvicina, ma il clima resta teso, i bisogni degli sfollati drammaticamente costanti, e le speranze ed i sogni tristemente inadeguati.
Il Natale si avvicina, ma il clima resta teso, i bisogni degli sfollati drammaticamente costanti, e le speranze ed i sogni tristemente inadeguati.
Un presente sempre più complesso come a Kirkuk, una città contesa e presa d’assalto da quasi 400.000 sfollati tra curdi e arabi. Una città in cui l’autorità civile ha deciso di imporsi sulla presenza dell’UNICEF, non ritenendo sufficienti gli interventi umanitari realizzati.
Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.
A noi FOCSIV vengono ormai richiesti interventi in emergenza continua, in un clima di incertezze e disagio crescenti, condizioni che sembrano segnare anche l’immensa struttura OCHA, l’ufficio di coordinamento delle Emergenze Umanitarie delle Nazioni Unite.
Sale la tensione qui ad Erbil. Si acuiscono timori e condizioni di stress in attesa dell’imminente e paventato attacco della coalizione e dei peshmerga per la liberazione di Mosul e delle aree ancora occupate dall’ISIS. La situazione si fa sempre più drammatica.
È un impegno che si traduce in attività, in quotidiana presenza e soprattutto in un intenso tentativo di promuovere, condividere ed ampliare i servizi offerti per i tanti ospiti del campo.
In agosto ho sentito, da Erbil, padre Douglas parlare al Meeting di Rimini sulla realtà in Iraq. Diceva che il genocidio dei cristiani, è un genocidio di molte persone, una strage di sentimenti, una violenza che dura nel tempo, una soppressione di diritti umani, un affronto alla giustizia, azzerata con gesti brutali, con la distribuzione di paure e l’eliminazione di persone con la platealità di una commedia tragica che gira il mondo e crea assuefazione agli assassinii in prima serata.
Nel nostro “Hope Center” oggi si è trascorsa una giornata molto intensa. All’attività ormai molto bene impostata dell’asilo si sono affiancate altre due attività che erano state pianificate: Il campetto per l’attività di Takewondo che hanno attivato 25 ragazzi da 5 a 14 anni e la ricreazione delle 40 ragazze che oggi sono state scelte di 10 anni di età. Queste due attività procederanno per 4 giorni la settimana nel pomeriggio, includendo ragazze di 11 e 12 anni in giorni diversi.
Sono giornate “calde” sotto tutti i punti di vista, ma nonostante la temperatura, forse per effetto della copertura in foglie di palma del nostro Centro, le due giornate di ieri e oggi hanno segnato molte novità positive.
Il calore del sole è spietato, il governo ha ordinato 4 giorni di vacanza obbligata da giovedì a domenica scorsa per l’aumento della temperatura oltre 50 gradi, ma ancora oggi il caldo non da tregua siamo a 57 gradi e l’aria è così secca che camminando per strada sembra di essere in un forno.
C’è chi fa turismo di scoperta, noi abbiamo avuto l’opportunità di scoprire uomini, donne e bambini che risultavano invisibili. Dal 5 Agosto 2014 vivono in un lungo pollaio nella zona chiamata Kurani Nue. Sono 11 famiglie e contano 85 persone. Sono tutti imparentati a diversi livelli, tipica condizione di vita di una famiglia allargata. Sono Yazidi e non hanno segni di asprezza in nessun modo quando si siedono sul tappeto con te e discutono amabilmente della loro situazione.
Copyright © 2014 - FOCSIV - Volontari nel mondo