Visita Monsignor Galantino - Emergenza KURDISTAN

T15.10.2 1

Oggi si é vissuta la fatidica e graditissima visita di Mons. Nunzio Galantino, Mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, Silvio Tessari, Responsabile dell’Ufficio Nord Africa Medio Oriente di Caritas Italiana e Don Ivan Maffeis, accompagnati dal carissimo Padre Samir, la brillante guida della delegazione.

Devo segnalare con piacere un alto gradimento espresso da parte di tutti i componenti la missione, che ha superato ogni più rosea aspettativa.

Vedendo l’animazione creata dal FOCSIV Team, Mons. Galantino si é aperto subito ad un sorriso accattivante in quanto ha ricordato le pratiche anche a lui molto note e piacevoli della Estate Ragazzi.

All’invito ad intervenire per un breve messaggio ai circa 200 bambini e ragazzi, Mons. Galantino si é aperto con gioia evidente ed ha invitato alla danza anche gli adulti e le mamme che assistevano intorno.Il momento è stato molto intenso anche perché ha contagiato tutta la comunità.

Anche gli altri componenti la missione e lo stesso Padre Samir hanno espresso la loro piacevole sorpresa nel vedere che l’animazione creata stava dando risultati che non sono stati visti in altri ambienti che ospitano gli sfollati.

Il pomeriggio di oggi è stato una rapida carrellata di visite ad ambienti sovraffollati da persone ormai rassegnate, sofferenti pesantemente la loro condizione che pian piano viene percepita senza uscita a breve termine.. e per breve si parla di almeno un anno, per dare almeno una scadenza.

E questo pomeriggio, nella Ainkawa Mall, è arrivato un senso di apertura del cuore ai componenti la missione della Chiesa Italiana. Dopo la visita dettagliata all’Ainkawa Mall di ieri pomeriggio, dopo la percezione del disagio e della palese sofferenza delle persone incontrate con casi di pesante bisogno, la crudezza della situazione era pienamente evidente e creava in tutti la sensazione di impotenza nelle possibilità di un aiuto che vada oltre la sopravvivenza fisica.

L’Ainkawa Mall é un centro commerciale impostato nella sua struttura di cemento, ma senza alcuna finitura se non la costruzione recentissima degli stalli, su due dei quattro piani, composti da pareti prefabbricate di lamierino leggero con un isolante di 3 cm, diventate le pareti delle nuove case per 1300 persone suddivise in presenza di 10 persone per ogni vano costruito in genere di 2,80 metri x 4-6 metri.

Mons. Galantino ha piacevolmente scambiato il suo gradimento, percepito dal calore espresso dalle centinaia di persone intorno festose, bambini e adulti, accompagnati da musiche e canti a loro noti che invitano alla leggiadria delle oscillazioni delle braccia e da brevi passi al tempo di musica per assecondare le parole a noi sconosciute, ma da tutti ripetute per dare slancio alle mani.

Padre Jalal Jako, l’animatore del gruppo degli animatori, ha espresso la sua visione a Mons. Galantino, ed ha brevemente confermato di aver deciso la condivisione con la sua gente di Qarakosh, non solo la fuga senza preavviso, a piedi nella notte, ma ora, da mesi, la cura della animazione dei bambini, gli elementi più fragili e vulnerabili di questa immane tragedia, definita sia dal Cardinale Filoni che dalle autorità UNICEF, come un nuovo genocidio.

E il sostegno della FOCSIV, ancorché limitato per le difficoltà di reperire fondi in Italia in questo momento di crisi, diventa uno strumento che produce facce sorridenti di bambini che si sentono in sintonia con la musica e con i giochi condivisi con gli animatori.

Nella rappresentazione del FOCSIV Team con i bambini il senso tragico della loro situazione si diluisce temporaneamente nelle note della musica conosciuta, che permette di entrare per qualche breve momento nella precedente normalità della casa, dei servizi parrocchiali funzionanti e graditi, che non si sa quando e se si ritroveranno.

I ragazzi e le ragazze che si dedicano a questa iniziativa stanno prendendo la giusta percezione di essere strumenti di sollievo non solo per i bambini e oggi, vedendo anche la felice e gioiosa reazione degli ospiti Italiani, si sono sentiti ancor più caricati di responsabilità di fare bene.

Recentemente si é anche deciso il nome d’arte del gruppo e la spontaneità dei giovani ha fatto emergere la definizione “Gruppo Giovani di San Francesco”, che è autoesplicativa.

Una ulteriore recente proposta del gruppo é stata lasciata in sospeso in attesa di sostegni finanziari appropriati che permetterebbero agli animatori di indossare, durante la loro attività con i bambini, una Tshirt con le parole chiave che definiscono il loro Impegno “FOCSIV – Gruppo Giovani di San Francesco”.

Insomma oggi una giornata da segnare sul calendario delle cose belle che si spera diano i risultati che potrebbero addolcire temporaneamente la vita di alcuni degli sfollati.. Alcuni sta per alcune migliaia che si incontrano nelle animazioni, perché il numero totale degli sfollati in Erbil in realtà è spaventoso ed è in aumento per i nuovi arrivi previsti dalle città a Nord di Bagdad occupate dalle orde brutali delle milizie Islamiche. A questi si aggiunge inoltre la previsione di altri arrivi di profughi curdi siriani sfollati da Kobani, Siria. E di questi si prevede entrino in Kurdistan almeno 100.000 profughi che non si fermano in Turchia e devono essere ospitati nei campi della UNHCR di Zako e Dohuk, con circa 15.000 persone probabilmente già in Erbil e altre in Sulaimania.

Come vedete la tragedia non accenna a far vedere un rallentamento, men che meno una fine, e le previsioni degli operatori umanitari ormai dicono sottovoce “un anno” senza avere elementi precisi.

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