Il rapporto “Iraq Displacement Tracking Matrix” del 30 ottobre della IOM, L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, segnala ancora un aumento degli sfollati e dei profughi nella regione autonoma del Kurdistan.
Sul terreno i problemi si stanno facendo molto seri sia per la stanchezza di chi ormai vive da mesi in condizioni sub-umane sia per la difficoltà ad avviare operazioni di consolidamento della situazione.
Per esempio si é parlato di scuole oggi: i bambini e i ragazzi sfollati resteranno probabilmente senza frequentare quest’anno scolastico perché non è stata ancora avviata l’operazione volta ad organizzare per loro dei corsi scolastici. Solo adesso si comincia a parlarne, noi siamo volenterosi a proporre l’avvio di questa attività, volta a ricreare strutture e corsi scolastici anche per i bambini/ragazzi sfollati, per evitare che siano costretti a perdere l’intero anno. Purtroppo però anche qui la burocrazia Bagdad/Kurdistan avrà il suo peso molto forte, staremo a vedere.