Erbil, a «scuola di speranza» per scacciare l'incubo Daesh - Emergenza KURDISTAN

Superare il trauma, ricostruire relazioni positive, ridare fiducia. Le chiamano «attività ponte» per far superare l’«inevitabile senso di rottura », spiegano i responsabili dell’équipe giunta dall’Italia. Ridare senso e ordine ai ricordi e alle emozioni, soprattutto quelle di bambini che ormai da oltre 15 mesi bivaccano in quelle scatole di sardine che sono state le microstanzette di Ankawa Mall, e ora i mille container di Ankawa 2. Ricordi di una fuga nella notte, e racconti di violenze dei “diavoli neri” del Daesh.

Leggi l‘articolo completo di Luca Geronico su Avvenire.

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