Un presente sempre più complesso come a Kirkuk, una città contesa e presa d’assalto da quasi 400.000 sfollati tra curdi e arabi. Una città in cui l’autorità civile ha deciso di imporsi sulla presenza dell’UNICEF, non ritenendo sufficienti gli interventi umanitari realizzati.

La reazione delle autorità della città di Kirkuk, che ha subito un’ invasione imponente di sfollati dopo la presa di Ramadi da parte dell’ISIS, ha provocato l’adozione di una ordinanza che pone il veto alle registrazioni di nuovi arrivati, vista l’impossibilità di garantire sostegni a bisogni immediati e di medio termine degli sfollati.

Ma le autorità provano, con determinazione, a far gli sfollati nelle loro aree di provenienza, man mano, e con lentezza stressante, che i peshmerga e le milizie sciite liberano le aree occupate.

Anche da questa città, dallo scorso Giugno, sono arrivati all’ufficio locale della FOCSIV appelli pressanti di razioni di cibo ed ora anche di latte per neonati e infanti.

Il nostro Team si è immediatamente adoperato, assicurando la distribuzione di 400 pacchi con cadenza mensile; purtroppo quantità minima rispetto ai bisogni, ma intervento molto apprezzato.

Abbiamo provveduto anche ad una prima distribuzione di 115 dosi da 400 grammi di latte speciale per infanti da 0 a 1 anno, ricevendo un ringraziamento dal capo dell’ufficio UN con la menzione “ ….. thank you and appreciate FOCSIV assistance to babies who are often ignored in humanitarian assistance.”