Questa mattina voglio segnalare l’avvio della stagione delle piogge cominciata due sere fa con scrosci notturni e continuata ieri. Mi viene la pelle d’oca pensando alle condizioni delle tante tende sotto l’acqua e ai momenti di sloggiamento nella notte.
Con la pioggia é arrivata anche la temperatura sotto i 20 gradi che da noi fa aprire i termosifoni mentre qui cade su persone che hanno a malapena addosso una camicia stra-lavata o una maglietta, e che si abbasserà ancora molto per arrivare allo zero a dicembre.
Ieri sera, durante la visita al sito dove oggi si farà l’animazione dei bambini, molte persone hanno avvicinato Padre Jalal chiedendogli espressamente abiti più pesanti per se e per i bambini, oltre a coperte per la notte visto che hanno addosso abiti estivi molto leggeri e dormono sul pavimento, su materassini di gommapiuma di tre-quattro centimetri di spessore. E i bambini giocavano intorno con quasi nulla addosso.
Da due notti, in molte località in cui gli sfollati vivono nelle tende, le famiglie hanno dovuto sloggiare a causa di ruscelli d’acqua che si sono formati ed hanno invaso le tende. La sistemazione per queste persone non é ancora chiara e ora devono vivere all’addiaccio sotto qualche tettoia perché le tende sono diventate invivibili.
Non so cosa posso o possiamo fare, almeno cercherò di notificare queste situazioni durante i numerosi meetings a cui si deve partecipare per essere sentiti anche se molte volte l’informazione si arena nelle mille richieste da evadere, ma almeno si crea il precedente che prima o poi sarà preso in considerazione da chi ha le possibilità di intervenire su vasta scala. E’ certo che la marea dei bisogni si sta allargando sempre di più e a vista d’occhio.
Ho visto con piacere il grande lavoro della campagna di Avvenire. Speriamo di poter ottenere i risultati desiderati.. Grazie a tutti per il vostro impegno!
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