La speranza ha il volto dei bambini - Emergenza KURDISTAN

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Con i nostri interventi coinvolgiamo bambini e adolescenti nei campi profughi con attività sportive, ricreative e di sostegno allo studio, per impegnare il loro tempo in modo costruttivo a Erbil come ad Aleppo e a Beirut

A Erbil, in Kurdistan, 120 bambini e 200 tra ragazzi e ragazze possono giocare e praticare attività di animazione, sportive e ricreative nell’Hope Centre. L’obiettivo è di costituire un gruppo di giovani che aiuti a migliorare socializzazione e coesione all’interno del campo.

L’Hope Centre ospita inoltre uno spazio per la formazione degli adulti, con corsi di inglese e kurdo.

Ad Aleppo, in Siria, il programma “Io voglio imparare” coinvolge 60 bambini dai 3 ai 7 anni e fornisce loro le basi per affrontare la scuola primaria.

Gli educatori aiutano i bambini a superare innanzitutto i traumi di guerra; incoraggiano i ragazzi ad assistere i fratelli più piccoli nei compiti scolastici; coinvolgono i genitori rendendoli partecipi dell’apprendimento dei loro figli.

Nel Centro organizziamo percorsi formativi per insegnanti delle scuole ancora in funzione, con alta presenza di profughi e sfollati.

A breve partiranno i programmi:

  • “imparare a crescere”: tre ore di attività pomeridiane di supporto scolastico, animazione rivolte a 40 bambini in età scolastica delle famiglie più vulnerabili;
  • “Skill School”: è inizialmente rivolto a 40 preadolescenti da accompagnare fino all’adolescenza, aiutandoli a sviluppare competenze, a prevenire forme di devianza e, soprattutto, l’arruolamento nei gruppi terroristici. I giovani sono stimolati a realizzare lavori utili per la comunità, oltre che attività artistiche e culturali.

A Beirut, in Libano le Suore del Buon Pastore sono una presenza storica. Dal 1893 provvedono all’assistenza sanitaria di base dei più poveri e da decenni contribuiscono a migliorare la vita delle persone più vulnerabili ed emarginate, in particolare di donne e bambini.

Recentemente, oltre a fornire servizi umanitari ai rifugiati dalla Siria, le Suore hanno costituito un rifugio per donne a rischio e per i loro figli.

A Roueisset, quartiere tra i più poveri di Beirut, dove convivono 35.000 abitanti tra Cristiani e Musulmani, con una grande presenza di profughi siriani, a breve partirà il più ampio programma di sostegno psicologico e educativo sia alla comunità che accoglie, sia a quella che viene accolta.

Il Centro coinvolge bambini rifugiati siriani tra 6 e 15 anni in un programma di sostegno allo studio nei giorni di frequenza scolastica e attività ricreative nel fine settimana.

Il doposcuola si tiene in un ambiente adeguato e comprende:

  • supporto linguistico per aiutare gli studenti siriani a frequentare le scuole libanesi;
  • sostegno all’apprendimento per gli adolescenti;
  • assistenza nella preparazione degli esami

Il Centro organizza inoltre laboratori per 60 genitori siriani, aiutandoli ad adattarsi al nuovo contesto socio-culturale, offrendo loro sostegno psicologico e relazionale per favorirne l’integrazione.

 

Protezione e educazione dei bambini

Kurdistan                             56.000 euro

Siria                                      18.000 euro

Libano                                  16.500 euro

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