Tra le difficoltà della guerra vi è l’arruolamento, l’individuazione dei giovani e degli uomini adulti pronti ad entrare nell’esercito per proteggere sé stessi e le proprie famiglie. E si rimane qualche secondo in silenzio, vedendo giovani ventenni pronti a partire per il fronte.

Un componente giovane non ancora ventenne,  membro del nostro gruppo “Alby Boom Boom” – Cuore che Batte – mi comunica che tra pochi giorni andrà al fronte o meglio comincerà la formazione militare per aggregarsi ai pesmerga. Lo farà con suo padre.

Ha tutta l’aria di un sacrificio familiare che ottiene diversi effetti secondari.

Toglie dall’affanno della inattività persone che si sentono in grado di fare qualcosa, ma la loro condizione di sfollati non permette loro di esprimersi a dovere, o non sanno come fare per farlo.

E, ancora, nella loro situazione diventano, o si sentono, un peso sul prossimo intorno loro, tra le persone con le quali dividono i materassini la notte nello stallo comune. E questo peso lo vogliono eliminare con azioni giudicate positive e meritorie.

In questo modo si sentono finalmente utili alla grande causa, molto più grande di loro, ma che copre ogni altra dimensione teorica, aumenta l’autostima e l’individuo si sente un vero uomo e non inutile parassita assistito da estranei

L’effetto su di me é stato forte. Il ragazzo è tra quelli a cui piace danzare durante i nostri intrattenimenti ricreativi con i bambini … con i passi cadenzati e i piegamenti tipici della danza che ho visto fare anche durante la festa ad un matrimonio, tutti in fila, donne e uomini, al tempo, con le braccia incrociate alle spalle.

Imbraccerà il mitra e sparerà sperando di non esser colpito.

Forse avrà una preghiera ogni volta che sente uno sparo, ma non lo farà sapere a nessuno, si diventa forti andando in guerra.