(ANSA) – ROMA, 20 OTT – Sono un milione e 800 mila gli sfollati in tutto il Kurdistan iracheno, 156 mila nella sola città di Erbil, che dal 6 agosto scorso si sono ritirati dalla Piana di Ninive, trovando rifugio dove possono. Ad esempio, un centro commerciale in costruzione si è trasformato in luogo di raccolta per i cristiani: 250 famiglie, oltre 2mila persone, che ora vivono in piccole  Stanze con pareti in lamierino montate sul nudo cemento.

Per aiutare questi rifugiati, la federazione di volontariato Focsiv e il quotidiano Avvenire, d’intesa con Iscos-Cisl, Mcl, Masci, Azione Cattolica e Banca etica, lanciano la campagna “Emergenza Kurdistan: non lasciamoli soli”. Si tratta di fornire ai rifugiati il necessario per mangiare, coperte, kit igienico-sanitari in particolare per donne e neonati e corsi d’istruzione.

“Le istituzioni non riescono a porre un freno a queste difficoltà gravissime e la salute di moltissime persone sarà messa in grave pericolo, soprattutto quella dei bambini. Il problema é di una vastità tale che non permette di fare cose in fretta, mentre gli sfollati arrivano ancora a migliaia” denuncia

Terry Dutto, inviato Focsiv a Erbil. (ANSA).