Questa é l’Ankawa Mall che doveva essere un grande Centro Commerciale come altri in funzione in Erbil. Il fabbricato da fuori sembra imponente, ma dentro è una ghiacciaia. Tutto cemento grezzo che emana un’umidità immensa e che, con le aperture senza protezioni, crea delle correnti d’aria che sono congelanti. Si può dire che non è oro ciò che luccica da fuori.
La giornata di sole di oggi non ha risparmiato sorprese su tutti i fronti. La vita di chi abita gli stalli o le tende degli sfollati resta sempre difficile e… pericolosa. Nel pieno della scorsa notte, nella struttura fredda e umida della Ankawa Mall, certamente per il troppo carico elettrico di stufette collegate, é saltato un grosso cavo e allora tutti al buio e al freddo fino a quando il cavo sarà ripristinato….ma per essere bruciato ancora ? E il freddo e l’umido prevale. Nel pomeriggio la notizia che una tenda in un campo di Suleimania è andata a fuoco nella notte per una stufetta accesa. Cinque le vittime, di cui due bambini.
Da parte nostra ci sono stati momenti positivi. Intanto nella consegna dei pannoloni alla ragazza handicappata, che ha procurato un momento di sorriso proprio nella Ankawa Mall ancora al buio per l’incidente della notte, e, di seguito, si sono verificate alcune belle situazioni.
Il Team dei giovani di FOCSIV definito “Alby Boom Boom” ovvero “cuore che batte”, ha fatto il primo intervento con il teatrino che sarà ulteriormente sviluppato.
E, ancora, si é ottenuta la lista degli infanti da 0 a 1 anno nella località di Gaznazan dove lunedì potremo portare i pannolini ai bambini segnalati.
Di seguito abbiamo identificato il posto per l’acquisto di fornelli a gas per la scuola di Adjab in cui ci sono 50 famiglie con solo 12 fornelletti per cucinare e probabilmente potremo anche trovare le bombole di gas che ancora sono oggetto misterioso nel mercato che però pian piano si apre.
E abbiamo definito l’ordine per le giacche pesanti per 200 famiglie di Gaznazan dove il responsabile ha predisposto una distribuzione che eviterà l’arrembaggio della popolazione degli sfollati, come succede ogni volta che arriva qualcosa ìdi inaspettato tra loro.
Insomma un avvio della cosiddetta winterizzazione che crea problemi gravi tutto intorno a noi.
Procederemo di questo passo in modo da creare situazioni di miglioramento delle persone che riusciamo a contattare, chiedendo loro solo un sorriso, neanche un grazie, per il nostro dovuto nello scambio che chi legge la moltiplicazione dei pani sa che potremo ancora raccogliere 12 ceste di resti.
Per chiudere, una scena vista di sfuggita ci ha fatto tornare alla realtà dei bambini che devono sfangare la loro vita trovando soluzioni e allora allego la foto di stamattina del lustrascarpe che avrà forse 8 anni e che non sa o non può andare a scuola.